Caro giovane, anche se non avrei bisogno di presentazioni – ci conosciamo già da tempo, ci “frequentiamo” molto tempo, so di essere diventato presenza fissa del tuo tempo! -, comincio col darti le mie generalità. Nome: Internet. Anzi, presumendo al 99% che tu sei di nazionalità italiana, uso un termine della tua lingua: Rete. Più specificamente – prendo una definizione da enciclopedia, però telematica! - sono l’unica ( al momento, per il futuro chissà, non mi azzardo a fare previsioni!) “rete di computer mondiale ad accesso pubblico attualmente rappresentante uno dei principali mezzi di comunicazione di massa”. Data di nascita: a livello progettuale, già nel 1962, in realtà ho mosso i primi passi solo nel 1991. Luogo di nascita: Stati Uniti d’America. Segni particolari: sono senza ombra di dubbio insostituibile. Sono certo che anche per te, come per la stragrande maggioranza dei tuoi coetanei, sono diventato il “mare più navigato”. Sono certo di averti tra le mie “prede”. Monopolizzo il tuo tempo, ti offro la possibilità di scaricare la tensione della giornata. Quando non hai nulla da fare, “in me” trovi sempre un modo – intelligente o no questo ha poca importanza – per metterti alle spalle secondi, minuti ed ore che, senza la mia esistenza, sarebbero fossati difficili da scavalcare. Ma il più grande dei regali è questo: racchiudo tutto il mondo in un clic. Tutto quello che succede nel tuo paese, nella tua nazione ma anche all’estero, puoi saperlo in pochi secondi. Se hai bisogno di sapere qualcosa, di acquisire conoscenze nei più diversi campi del sapere, basta un colpo di mouse e qualcosa sicuramente trovi. Puoi trovare tutto il mondo grazie ad un pc. Le distanze si sono accorciate, le possibilità di comunicare notevolmente aumentate, le diverse dislocazioni geografiche non sono più un problema per il passaggio di informazioni anche importanti. Però una cosa non riesco a spiegarmi: perché nonostante queste facilitazioni nella possibilità di comunicare, ci sentiamo comunque tutti più lontani? Perché anche tu, caro giovane, non vedi i tuoi rapporti personali migliorati, visto che “parlare” è diventato più semplice? Se in pochi secondi si può mandare informazioni da un capo all’altro della terra, perché sperimenti la brutta sensazione di sentirti più lontano dal tuo vicino di casa, dall’amico con cui hai passato tutta l’adolescenza, dai genitori che ti hanno dato la vita ed educato, da coloro che hai la possibilità di incontrare spesso “faccia a faccia”? Come spiegare questa grande contraddizione? Forse essere vicini, prossimi, collegati veramente “con tutto il cuore” non è soltanto una questione di distanze. C’è bisogno di una scelta, di un desiderio che scenda dal livello delle “buone intenzioni” per trasformarsi in azioni concrete e quotidiane. E’ necessario imparare ad essere “custodi” degli altri, curando la comunicazione, in modo che ci sia uno scambio di cose importanti, sentimenti veri, fatti decisivi della vita e non soltanto discorsi generici del tipo “Come stai? Tutto bene!”. E’ più che mai urgente imparare l’arte di “pescare”, “pescarsi” a vicenda. Questa particolare espressione non è mia. Si può trovare “in me” ma non ne sono l’autore. Qualcuno un giorno, rivolgendosi a persone incontrate lungo la riva di un lago, intenti al loro mestiere di pescatori, ha detto ad uno di loro di nome Pietro: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca” (Luca 5,4). E subito dopo: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini” (Luca 5, 10). “Pescare” vuol dire ritrovarsi veramente, entrare l’uno nella vita dell’altro, farsi da specchio per conoscersi in profondità. Io, anche se capace di “accorciare le distanze”, non posso darti tutto questo così, automaticamente. Un altro, invece, Gesù di Nazareth, è disposto ad insegnarti l’arte del pescare. In quel “d’ora in poi” c’è tutta la sua volontà di seguirti, correggerti, fare di tutto per te, anche morire. Non devi fare altro che seguirlo, ascoltarlo, farlo diventare il fulcro dei tuoi pensieri e dei tuoi sentimenti ...
lunedì 12 aprile 2010
VANGELO GIOVANE 2° puntata: Internet
Pubblicato da don Tonino alle 03:52
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