martedì 19 gennaio 2010

Il tuo riposo come immagine del mio ...


Dal Vangelo secondo Marco cap. 2 vv. 23-28
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato».

Il primo capitolo del libro della Genesi ci racconta come, in sei giorni, Dio abbia creato la terra, le piante, gli animali ed infine l’uomo. Il secondo capitolo inizia così: “Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando” (vv. 1-3). Dio ci viene descritto come un abile ed instancabile artista, che dopo aver lavorato con grande sforzo e passione, sente il bisogno di riposarsi per recuperare le energie.

Ma Dio ha veramente bisogno di riposarsi? Sente anche lui la stanchezza come noi uomini? E’ chiaro che quest’immagine di Dio che si riposa serve all’autore sacro per far comprendere ai suoi lettori qualcosa di importante per il loro itinerario spirituale. Dio non ha bisogno di riposarsi, anche perché la creazione è un evento “continuo”. Egli ci “conserva” nell’esistenza, il suo amore sostiene il nostro respiro, l’azione dei nostri sensi, il nostro pensare ed il nostro amare. Se, per assurdo, Dio smettesse di crearmi adesso, io non sarei più nulla, la mia vita totalmente azzerata.

Se allora Dio non si riposa mai, il suo amore è sempre attivo nel tenermi in vita – come un cuore che non può permettersi di fermarsi altrimenti muore tutto il corpo -, cosa vuole dirmi parlando, nel testo sacro, del suo riposo? Sta chiedendo a me di riposarmi, di fermare la corsa del mio FARE per ammirare, sorprendermi di quello che Lui ha FATTO per me. Per fare tutto questo mi ha indicato anche un giorno a settimana, il sabato per gli ebrei, la domenica per noi cristiani, che viviamo nella luce che tutto rinnova della resurrezione del suo Figlio Gesù. Un giorno a settimana ricomprendere il senso del mio andare, verificare se la strada percorsa è quella giusta, ritrovare il giusto entusiasmo per il cammino futuro, correggere questi aspetti della persona che hanno condotto a fare errori, prendere cadute. Un tempo di cui tutti noi possiamo servirci per crescere nella fede, per sprigionare tutto quell’amore che, se resta dentro, come un cibo non consumato, rischia di marcire.

Per tutti questi motivi Gesù non accetta la critica che viene mossa a lui e ai suoi discepoli perché, il giorno di sabato, passano per i campi di grano e mangiano il grano contenuto nelle spighe. Non accetta una contestazione che riguarda la “forma”, o meglio l’apparenza, e non la sostanza. Rispettare il sabato non è questione di cammino a piedi da non fare o grano da non mangiare. La sostanza è l’effettivo mettersi “faccia a faccia” con Dio per sviluppare con Lui una comunicazione positiva che attivi in noi tutte le facoltà positive. Il riposo delle braccia e delle gambe è solo una norma in funzione di tutto questo. Il non-rispetto della norma, in un caso particolare – anche come il citato caso di Davide con i suoi compagni -, non equivale necessariamente al tradimento della “sostanza”, cioè della tensione del cuore verso di Lui per ascoltarlo e sapere cosa fare ...

Dio non vuole da me solo rispetto di norme, ma soprattutto apertura del cuore ... il rispetto delle norme non implica, automaticamente, coinvolgimento del cuore ... il coinvolgimento del cuore, in casi particolari, può esserci anche trasgredendo la norma ...

0 commenti: