Le feste stanno per finire ... dopo la "pausa" natalizia è tempo di "ripartire", riprendere la vita di tutti i giorni ... riprende la dimensione fondamentale della nostra esistenza: viaggiare ...
Sto leggendo in questi giorni un romanzo di Walter Veltroni, "Noi". A proposito del "viaggiare" mi hanno molto colpito queste parole che adesso vi propongo:
"Guardare in su, cercare con gli occhi, esplorare e capire. Giovanni aveva questo desiderio di scoperta da quando era piccolo. Aveva imparato nella vita che solo il viaggio è reale, che i porti, con il loro carattere definitivo, sono miraggi, luoghi inesistenti. Che solo il viaggio della conoscenza rende la vita degna di essere vissuta. La conoscenza dei paesaggi, dei venti, delle albe, del colore del mare, della terra all'orizzonte, delle persone che incontri, dei cuori che ti seducono, dei silenzi improvvisi e delle parole che non ti aspetti. La conoscenza delle tue allegrie e delle tue tristezze, del piacere degli altri e delle storie degli altri.
Cerca sempre, cerca ancora, sistema il tuo mezzo perché possa sempre ripartire, non avere paura dei danni e delle ferite; viene sempre il giorno in cui si riparano i primi e si chiudono le seconde. Non crederti il centro del mondo, perché il mondo non ha centri o ne ha miliardi. Non essere mai soddisfatto, non essere mai desolato.
Cerca gli altri, troverai te"
Sto leggendo in questi giorni un romanzo di Walter Veltroni, "Noi". A proposito del "viaggiare" mi hanno molto colpito queste parole che adesso vi propongo:
"Guardare in su, cercare con gli occhi, esplorare e capire. Giovanni aveva questo desiderio di scoperta da quando era piccolo. Aveva imparato nella vita che solo il viaggio è reale, che i porti, con il loro carattere definitivo, sono miraggi, luoghi inesistenti. Che solo il viaggio della conoscenza rende la vita degna di essere vissuta. La conoscenza dei paesaggi, dei venti, delle albe, del colore del mare, della terra all'orizzonte, delle persone che incontri, dei cuori che ti seducono, dei silenzi improvvisi e delle parole che non ti aspetti. La conoscenza delle tue allegrie e delle tue tristezze, del piacere degli altri e delle storie degli altri.
Cerca sempre, cerca ancora, sistema il tuo mezzo perché possa sempre ripartire, non avere paura dei danni e delle ferite; viene sempre il giorno in cui si riparano i primi e si chiudono le seconde. Non crederti il centro del mondo, perché il mondo non ha centri o ne ha miliardi. Non essere mai soddisfatto, non essere mai desolato.
Cerca gli altri, troverai te"
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