martedì 4 maggio 2010

MESE DI MAGGIO 2a puntata


Martedì 4 maggio 2010

Dal Vangelo secondo Giovanni cap. 14 vv. 27-31

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: "Vado e tornerò da voi". Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».


Stiamo per iniziare un viaggio. Prima di puntare con decisione alla nostra meta – la “contemplazione” delle sette parole di Cristo sulla croce -, è bene fermarsi ancora un po’ a riflettere sul senso di questo viaggio. Perché mettersi in cammino? Ci possono essere tanti motivi che spingono un uomo a mettersi in viaggio. Uno di questi è il desiderio di visitare posti nuovi, incontrare persone con usi e costumi diversi dai propri, emozionarsi di fronte a capolavori della natura o dell’arte, soddisfare il proprio desiderio di allargare continuamente il proprio orizzonte di conoscenza e mentalità. Noi ci mettiamo in viaggio per incontrare Colui che è la Novità in persona, che può rendere la nostra vita come un giardino sempre fiorito. Vogliamo “migliorare” la conoscenza di Colui che, come ci ricorda l’Apocalisse, fa nuove tutte le cose (cfr. 21,5). Non una conoscenza “dottrinale” ma concreta, alimentata da un incontro vivo, vissuto “faccia a faccia”: infatti mentre Lui ci conosce profondamente – ci ricorda il salmo 139: “Signore, tu mi scruti e mi conosci,/ tu conosci quando mi seggo e quando mi alzo, / intendi da lontano i miei pensieri, / osservi il mio cammino e il mio riposo, / ti sono note tutte le mie vie. / La mia parola non è ancora sulla lingua / ed ecco, Signore, già la conosci tutta. / Alle spalle e di fronte mi circondi / e poni su di me la tua mano” (vv. 1-5) – mentre noi lo conosciamo poco, spesso non c’è con Lui un rapporto veramente intimo. E’ questa scarsa conoscenza la radice di tanti nostri peccati, insicurezze, incapacità di perdonare, guardare avanti, credere sempre nella vittoria dell’amore. Invece un rapporto profondo con Lui, costruito con il “faccia a faccia” della preghiera, ci permette di sperimentare che, come ci ricorda il Vangelo oggi, soltanto Lui è la fonte della vera pace e ci stimola a non accontentarci della pace falsa del mondo, che può offrirci tranquillità ma non pienezza di gioia. Ci mettiamo in viaggio perché non ci accontentiamo della gioia che attualmente fa vibrare il nostro animo, vogliamo esultare di più, cantare con tutta la voce del cuore, sprizzare fuori tutta la letizia che ancora in noi è rimasta prigioniera.
Questa mattina vivremo un piccolo segno alla fine della Messa. Ognuno di voi si avvicinerà all’altare e prenderà un quaderno: sarà il suo “diario di bordo” per questo mese. E’ dietro l’angolo il rischio di dimenticare presto le meraviglie dell’amore di Dio che “toccheremo”. Certi momenti di grazia vanno fissati, perché possano continuare ad essere “fertilizzante” del terreno del cuore. La nostra memoria, spesso, non riesce a custodire tutte le ricchezze che Dio mette nelle nostre mani. Allora è importante scrivere, lasciare un segno, fare in modo che i passi del cammino possano essere riscoperti e messi a disposizione del cammino futuro. In questo “diario di bordo” potrete scrivere qualsiasi cosa: preghiere, riflessioni, sfoghi ... l’importante è che siano parole che vengano dal cuore, dal desiderio di incontrarsi/scontrarsi con la Parola che mediteremo ogni giorno. Potrete portarlo ogni mattina per prendere appunti oppure utilizzarlo soltanto a casa. In ogni modo, fatelo diventare uno strumento prezioso di “registrazione” in modo che nulla vada perduto. Questa mattina, come faremo nelle prossime, vi lascio una traccia di riflessione, da “utilizzare” in un momento libero della giornata, anche cinque minuti. La trovate già scritta nei vostri diari. Ci serve per fare il punto sulla nostra situazione attuale.

In viaggio con te ... dove mi stai portando, Signore?

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